Sabato scorso presso l’Horse Sporting Club Le Lame di Montefalco (Pg), a margine della cerimonia di premiazione, sono ufficialmente partiti i titoli di coda della Coppa delle Regioni di endurance 2023.

La manifestazione più sentita d’Italia, ha saputo ancora una volta elargire sorrisi e buon umore il tutto

condito da quel sano senso di competizione tra regioni che raccontano dell’evidente attaccamento alle proprie radici, alle origini, alla terra.

Infine, ad avvolgere virtualmente tutti, l’abbraccio corale delle note dell’Inno di Mameli che ci ricorda quanto grande sia il nostro paese quando si rema tutti con la stessa intensità e verso la medesima direzione.

A tenere le redini dell’evento l’amabile famiglia Fratini capitanata dall’instancabile Mimmo, dalle sue figlie, con Luca & company dietro le quinte a lavorare.

A supporto della tesi che posiziona l’attesa kermesse tra i “top events” italiani, la costante presenza del Presidente della FISE Marco Di Paola durante la lunga e festosa cerimonia di presentazione.

Lo stesso, scherzando sul palco con il sempre coinvolgente presentatore Nico Belloni, non ha lesinato parole di encomio verso il lavoro svolto con impegno che di fatto ha posizionato l’endurance italiano nel Gotha mondiale a suon di medaglie.

Prima di aprire le danze con la passerella e la coreografica presentazione delle 14 squadre presenti alla Coppa, alla presenza della famiglia Zampolini padrona di casa, del Direttore Sportivo discipline non Olimpiche FISE Andrea White e della vice presidente Fise Umbria Anita Santioni, i ringraziamenti e soprattutto l’incoraggiamento, è andato all’appassionata di endurance numero della regione Umbria ospitante l’evento, la presidente FISE Umbria Mirella Bianconi Ponti, fermata in ospedale per un intervento. La promozione della manifestazione e la sua ennesima incoronazione, è stata dunque una formalità; a supportare tale successo, come ricordato più volte in premiazione, l’immenso lavoro svolto nonché la sinergia tra la commissione giudicante fatta di veterinari e giudici che sono certamente professionisti nelle loro materie ma soprattutto profondi appassionati di endurance.

fonte e foto sportendurance